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Scozia (UK)

DESCRIZIONE

Prima avvertenza: non commettere l'errore di definire “inglese” uno scozzese. Gli scozzesi hanno un culto profondo per la loro identità.
Seconda avvertenza: non cadere nel semplice stereotipo del curioso accento linguistico, degli uomini con il kilt e del buon whisky. In Scozia la parola d’ordine è: ”indipendenza” (vedi la posizione del Paese in tema Brexit). Appena si entra in territorio scozzese ci si accorge immediatamente del cambiamento rispetto al resto del Regno Unito. Ci accolgono le Lowlands, le terre basse del sud, dagli incantevoli e dolci declivi verdi, solcati dal fiume Tweed, simili a certi paesaggi nostrani di Toscana o Langhe, ma con un clima decisamente più mutevole. Più a nord il paesaggio muta completamente: Cairngorms e le Highlands, intervallate da "glens" (valli) e "loch" (laghi) di origine glaciale, con i boschi, le brughiere, gli specchi d'acqua e le montagne sono la dimora di miti e leggende (e di pochissimi abitanti).
La capitale Edimburgo, adagiata tra le colline, è il miglior biglietto da visita della Scozia: elegante e ricca di storia, ha un che di magico, con i suoi vicoli che si arrampicano tra edifici dall'aspetto gotico: soprattutto di notte, sembra davvero di trovarsi tra le pagine di un libro antico. La città più importante della Scozia tuttavia è Glasgow, città operaia e vero motore economico del paese. Dopo Stirling e Inverness, spingendosi ancora più a nord, scompaiono quasi completamente i segni di civilizzazione, a parte qualche villaggio lungo la costa orientale, ma resta ancora tanto da scoprire. La storia della Scozia si incrocia con quella delle sue numerosissime e millenarie Abbazie, le remote Isole del Nord - Nord Ovest, Ebridi ed Orcadi, le montagne, i laghi e i parchi naturalistici.
Terza ed ultima avvertenza: non partire pensando di avvistare il Mostro di Loch Ness. Certo, se capita buon per voi.

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